“La Commissione Europea deve tutelare il lavoro degli allevatori e mettere in campo gli strumenti per evitare il calo dei prezzi”. L’eurodeputato del PD, Flavio Zanonato, interviene a sostegno degli allevatori. Dal 1° aprile, a 31 anni dall’introduzione del regime di quote, il settore lattiero-caseario sarà infatti liberalizzato. “Il 6 febbraio”, sottolinea nell’interrogazione all’esecutivo dell’Ue, “moltissimi allevatori italiani sono scesi in piazza per chiedere garanzie rispetto alla prevista caduta dei prezzi del latte che ne conseguirà. La trasformazione dovuta alla fine del regime delle quote, infatti, potrebbe aumentare la volatilità dei prezzi con gravi ripercussioni soprattutto sulle zone svantaggiate e ultra-periferiche. In queste aree, la produzione lattiero-casearia rappresenta una porzione considerevole del reddito pro-capite e un elemento fondamentale del patrimonio storico-culturale delle comunità”. A preoccupare sono i dati: “Il settore è fortemente in crisi a causa di prezzi di vendita che non coprono nemmeno i costi di produzione. Il latte viene pagato ai produttori in media 0,35 cent/litro (-20% sul 2014), mentre al consumo il costo medio è 1,5 euro/litro“.
Zanonato chiede alla Commissione di sviluppare “programmi e strumenti per mitigare il rapido calo dei prezzi”, anche alla luce del fatto che “il “pacchetto latte”, approvato nel 2012, rappresenta solo il primo passo per rafforzare il potere contrattuale dei produttori e preparare il settore all’abbandono del sistema delle quote”.
Non manca una stilettata a Zaia: “Lo ritengo uno dei primi responsabili del caos del settore: la Lega, sulla vicenda delle quote latte, ha danneggiato non solo tutti gli allevatori onesti, oltre 38mila, favorendo lo sparuto gruppo dei duemila splafonatori, ma tutti gli italiani che si trovano costretti a pagare le pesanti sanzioni UE. E sempre Zaia, nel bilancio appena arrivato in Regione, presenta un taglio delle risorse per il lattiero-caseario veneto”, conclude l’europarlamentare veneto.