IL TTIP, UNA GRANDE OPPORTUNITA' PER L'EUROPA E PER L'ITALIA
Ai parlamentari europei stanno arrivando centinaia di mail contro il TTIP - “Transatlantic Trade and Investment Partnership” - ovvero un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziazione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America; le mail sono tutte identiche (copia e incolla) e concludono con una minaccia: "Sarà mia cura informarmi sul suo voto, per capire se rappresenterà o meno le mie convinzioni, e farlo sapere".
Nella lettera inoltre si sostengono parecchie cose false date per scontate, ad esempio che gli standard europei in tutti i settori, ma in particolare sulla sicurezza alimentare... siano superiori in Europa rispetto agli USA. Non è così! O che "la sicurezza sociale, la promozione ambientale e i diritti del lavoro" siano oggetto di una trattativa che sta al di sopra le decisioni Nazionali, non è così!
I promotori di questo "bombing" si guardano bene dallo spiegare il senso del TTIP e cercano, con la paura e il sospetto, di creare un allarme contro una vera opportunità per l'Europa e l'Italia.
Per punti: esiste già un intensissimo commercio tra Stati Uniti ed Europa, si tratta delle due più grandi potenze mondiali e insieme sfiorano il 40 del Pil mondiale. L'Europa esporta negli USA oggi poco più di quanto importa, nel 2012 esportiamo negli USA beni per 200 miliardi ed importiamo beni per la stessa cifra. Per gli USA l' Europa è il primo partner commerciale, circa il 16,5% delle loro importazioni viene dalla UE, per la UE gli USA sono la terza realtà dopo Cina e Russia. Le barriere doganali di tipo monetario sono pressoché nulle e rimangono solo importanti barriere normative, "barriere non tariffarie". Ad esempio sono diversi gli standard costruttivi per le automobili nei due paesi ed un'auto costruita negli USA per essere immatricolata in Europa deve essere modificata, e questo vale per tutte le tipologie di prodotto industriale (tessile, farmaceutica, chimica, elettronica, prodotti finanziari, ecc.) e vale per l'agro-alimentare. Il TTIP si propone di rendere unici gli standard in modo che i prodotti possano circolare nei due mercati senza barriere. Non si comprende perché non dovrebbero esserci accordi per avere un libero scambio tra le due grandi realtà economiche!
Accordi che abbiamo con molte altri paesi extra UE. Come non si comprende perché questa trattativa non dovrebbe essere condotta dall'unica autorità democratica Europea - la UE - che già sovrintende il mercato europeo. Ovviamente le trattative vanno condotte al meglio ed è sul contenuto che andrebbe concentrata l'attenzione!
Per questo sono stati finora definiti dei confini entro i quali la trattativa si deve svolgere: i servizi pubblici non sono oggetto di negoziazione, così i prodotti culturali (cinema e TV) e ancora l'accesso indiscriminato agli OGM (oggi i mangimi per l'allevamento dei nostri animali possono essere e sono OGM) ancora, nessuna possibilità di limitare la sovranità dei governi Europei. Ci sono vantaggi economici importanti per attivare questo accordo? Si! Si stima che il PIL potrà crescere dello 0.5% l'anno con l'aumento della esportazione e dell'occupazione. Il vantaggio è particolarmente rilevante per le piccole e medie aziende che, a differenza delle grandi, non sono in grado di adeguare prodotti (e magazzini) ai diversi standard e che potrebbero esportare con maggior facilità e minori costi di stoccaggio. Ma esistono anche motivi politici, legati alla complessa situazione planetaria che ci suggeriscono di aprire al mercato Americano e agli altri mercati.